Un massiccio monte sacro, nel nord della Grecia, nella penisola più orientale delle tre che compongono la penisola Calcidica. Il Monte Athos confina con la Macedonia Centrale. Il Monte Athos è una repubblica monastica, cioè ha una forma autonoma di autogoverno.
Nella penisola, già molto particolare per la sua conformazione fisica, e la cui vetta più alta raggiunge i 2 mila 39 metri sul livello del mare, sono presenti 20 monasteri ortodossi, nei quali abitano 1500 monaci.
Pur essendo una penisola, il Monte Athos è raggiungibile solo attraverso una barca. Il paesaggio è a dir poco strabiliante. Rocce, pendii, vallate, e una natura rigogliosa e selvaggia, fanno da teatro ai monasteri, che sono opere di architettura uniche al mondo.
Basti pensare che qui a Monte Athos è conservata la più grande collezione di arte cristiana al mondo. Castelli bizantini, fortificazioni e cortili sono strepitosi, per non parlare della ricchezza degli interni, che contengono affreschi, mosaici, statue, libri antichi, codici, iscrizioni… Insomma, un vero e proprio paradiso per gli amanti della storia, dell’arte e dell’architettura!
Le condizioni per entrare nel territorio del Monte Athos sono state emesse con un editto
Condizioni di base per l’ammissione al Monte Athos dall’imperatore bizantino Costantino Monomahos, nel 1060 d.C., e sono ancora oggi valide.
1- È richiesto un permesso sia per gli individui che per i gruppi. Questo è rilasciato dal Ministero degli Affari Esteri, Direzione delle Chiese.
2 – Le donne non sono ammesse.
3 – Il pernottamento è vietato ad eccezione di coloro che hanno dimostrato interessi religiosi o scientifici nella zona e hanno più di 18 anni.
4 – I Greci ortodossi possono presentare domanda presentando la loro carta d’identità presso l’Ufficio Athos di Ouranoupolis sul lato destro del porto.
5 – Diamonitiria (permesso di soggiorno come pellegrino) sono rilasciati dagli uffici dell’Athos Bureau, a Ouranoupolis. I visitatori devono mostrare le loro carte d’identità e pagare la somma di € 18 (visitatori ortodossi), € 30 (non ortodossi) o € 10 (non ortodossi ma studenti). I visitatori stranieri hanno anche bisogno di un passaporto; se sei ortodosso ma non greco, dovrai dimostrarlo con una lettera di un prete o un certificato battesimale.
Il Monte Athos fu il luogo scelto dagli eremiti fin dall’antichità: abbiamo tracce di alcuni di loro sin dal IV° secolo.
I monaci iniziarono a rifugiarsi in questa zona quando il vicino Egitto fu invaso dai musulmani, nel VII° secolo. Fu Giovanni Kolovos a costruire il primo monastero nel 866, la Grande Vigla. Dal XI° al XIV° secolo furono costruiti 180 monasteri, abitati da 20000 monaci: la maggior parte di questi furono distrutti dai crociati o da incursioni piratesche. Il collegio dell’Athos, fu fondato nel 1748, diventando il seminario più ambito di tutta la Grecia. Oggi rimangono 20 monasteri, più alcune centinaia di piccole celle monastiche.
L’unico mezzo per arrivare nel Monte Athos è il traghetto, che parte da Uranopoli, con tragitti quotidiani. L’arrivo a Monte Athos è nel porto di Dafni. Da qui una corriera vi porterà a Keyras.
Per spostarsi tra i vari monasteri occorre fare affidamento sulle poche corriere, sui mezzi degli stessi monasteri che spesso si attrezzano per i visitatori, e sulle proprie gambe. I sentieri specie nella parte sud, sono per la maggior parte scoscesi e selvaggi… Da evitare se non sei agile o se soffri di vertigini!
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