L’isola più meridionale dell’arcipelago del Dodecaneso, Kasos è una della isole meno visitate della Grecia. I suoi abitanti sono per lo più dediti alla pesca, e il turismo non è quasi per nulla sviluppato. Nell’isola le spiagge sono a dir poco incredibili, la natura arida e le montagne regalano davvero la sensazione di essere lontani dal resto d’Europa.
L’isola è punteggiata di pittoreschi villaggi. Il capoluogo, Fri, è l’unico nucleo abitativo che si mantiene abitato un po’ tutto l’anno. Fri è il tipico villaggio fatto di casette di pietra, barche di pescatori, e qualche servizio base. Da visitare, la chiesa di Agia Spyridonas.
Emborios è l’altro porto dell’isola, più piccolo e riservato a piccole barche da pesca o da escursione; la sua spiaggia è a dir poco splendida.
Suggestivi anche gli altri villaggi, come Poli, che era l’antica capitale, e presenta resti del castro veneziano e la chiesa di Agia Triada, ma anche i villaggi di Arvanotochori, Agia Marina.
Da esplorare Ellinokamara, dove sono stati rinvenuti reperti archeologici all’interno di caverne.
Un’altra escursione da fare è la visita al Monastero di Agia Mamma, che sorge su uno sperone roccioso.
Gli abitanti di Kasios sono abituati a cucinare solo con i prodotti che da’ loro la terra e tutti i piatti tradizionali che assaggerete qui sono squisiti.
Sicuramente dovete provare le dormaes, come le dolmades ma fatte con minuscole foglie di vite, i frutti di mare locali e il piatto tipico makarounes con sitaka, una pasta fatta in casa cucinata con un formaggio tipico, burro e cipolle.
Sull’isola c’è una grossa produzione di formaggio e potete anche visitare una fattoria per imparare di più su questa tradizione e assaggiare alcune specialità.
Il miele di Kasos è buonissimo e da considerare come souvenir da riportare a casa.
Provate i piatti tradizionali alla Taverna Emborio, sull’omonima spiaggia.
Il miglior souvlaki si serve da Maroukla ad Arvanitochori, nella piazza centrale.
Omero cita l’isola dicendo che i primi ad abitarla sono stati i fenici. Ma l’isola in realtà fu abitata sin dall’epoca preistorica. Kasos subì la sudditanza della vicina isola di Rodi, e poi, come tutte le isole del Dodecaneso, dei Veneziani. L’isola fu base per i pirati. Kasos subì anche la dominazione turca.
Grazie alla sua grande flotta, l’isola di Kasos fu una delle isole più attive nella guerra di indipendenza del 1821. Dopo essere stata sotto il dominio italiano, l’isola si unì al resto della Grecia nel 1948.
Kasos è un’isola remota, nel cuore dell’Egeo. Questo significa che per raggiungerla ci vuole un po’ di organizzazione. Ci sono solo 2 barche a settimana dal Pireo. C’è un piccolo aeroporto con voli interni per Atene, Karpathos e Rodi. Vi consigliamo di arrivare dall’Italia a Karpathos, o a Rodi, o a Creta.
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