Livadia è il porto dell’isola, il cui villaggio si adagia in una verde vallata. Qui puoi trovare numerose caffetterie e posti per soggiornare. Poco distante invece il porticciuolo di Aghios Stefanos con il suo faro, l’antico porto medievale dell’isola di Tilos. Molto carina la spiaggia del villaggio, fatta di ciottoli e mare splendido! Da visitare anche la chiesa di Agios Nikolaos . Il capoluogo dell’isola è Megalo Chorio, che si estende lungo la valle. Il vecchio villaggio, Mikro Chorio, era stato costruito sopra la collina, per riparo dai pirati, che tormentavano l’isola con le loro incursioni. Poi fu abbandonato a favore dell’odierno capoluogo, ma si possono ancora visitare le sue rovine, molto suggestive (soprattutto di sera) e il castello che lo domina, il Castello dei Cavalieri. Arrivare fin quassù ti regalerà una vista che non ha uguali! Il borgo ha l’architettura tipica, con le sue case di pietra ad abbracciare la chiesa di Taxiarchis. Da non perdere una visita al Museo Paleontologico, con gli antichissimi reperti esponendo reperti ritrovati nella Grotta di Harkadio (tra i quali ossa di elefanti nani).
Come in tutta la Grecia, l’isola di Tilos presenta piatti tipici di qualità e grande gusto. Il più famoso è il capretto con il riso e il fegato, da ordinare soprattutto nei giorni di festa. Richiede una lunga preparazione e una cottura molto lenta ma è squisito!
Se la trovate, ordinate la zuppa Tsouvras fatta solo con due ingredienti, pomodori e cipolla (e riso o bulgur), semplicissima ma molto buona, una vera tradizione popolare di Tilos.
Il posto migliore dove assaggiarlo è alla Taverna Kastro, nel Megalo Chorio, che ha anche una bella vista sul mare.
Al ristorante Kritikos a Livadia potrai gustare il formaggio con il miele e ottime insalate e piatti tradizionali.
Se avete voglia di una cena a base di pesce sul mare, magari al tramonto, allora dovete andare ad Aghios Antonios e sedervi su una delle numerose taverne tutte di ottima qualità.
Abbiamo testimonianze che l’isola di Tilos sia stata abitata da Minoici e Cretesi fin dal 1500 a.C. Successivamente fece parte della Lega Ateniese e nel secondo secolo a.c. fu conquistata dai Romani.
Passò ai cavalieri di Rodi nel 1306 ma successivamente la invasero i Turchi. Fino al 1800 gli abitanti stettero il più possibile sulle colline, per sfuggire alle scorribande dei pirati che tempestavano l’isola. Come le altre isole del Dodecaneso, nel 912 andò sotto l’Italia, fino alla liberazione della Grecia nel 1948.
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